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Distribuzione dei pacchi alimentari senza privacy a Portici

Movimento 5 Stelle: “Da anni era gestita in maniera egregia da Libera, ora nessuna riservatezza e pochi pacchi.”

Il Movimento 5 Stelle di Portici denuncia una vicenda difficile riguardante l’assistenza ai meno abbienti della città. La distribuzione dei pacchi alimentari, che avviene a Villa Fernandes, era gestita da anni da Libera Campania, presidio anticamorra e fiore all’occhiello di Portici. Da gennaio 2024, su volontà del Comune, il servizio è stato affidato alla cooperativa sociale Seme di Pace, senza un motivo ben precisato. Le modalità, come segnala la consigliera comunale del M5S, lasciano molte perplessità, soprattutto in ottica di privacy e di gestione.

“All’inizio dell’anno aveva provocato scalpore la notizia che la distribuzione dei pacchi spesa del Banco Alimentare, affidata da sette anni al presidio Libera Portici, Collegamento contro le Camorre Teresa Buonocore e Claudio Taglialatela, che già svolgono attività di sostegno alle fasce deboli come visite gratuite, farmacia solidale, laborator, poi da gennaio 2024 è affidata alla Coop. Sociale Seme di Pace – dice Iolanda Meglio (M5S) – Oggi, però, è ripresa la distribuzione con il ritiro a Villa Fernandes, e con la fila: dov’è adesso la privacy? Pochi mesi di consegna a domicilio hanno dato una parvenza di motivazione per il cambio del gestore del servizio. Ho presentato la problematica in Commissione Politiche Sociali, dove, fra l’altro, si tentava di giustificare la scelta anche con la necessità di proteggere la privacy degli utenti con la consegna a domicilio, che eliminava la coda dei destinatari del pacco alimentare nel cortile della sede di Libera. Come consigliera M5S e con il mio gruppo territoriale abbiamo molto a cuore le problematiche di tutti, ed ovviamente anche delle fasce deboli, e su questo tema ho presentato una proposta per aumentare il numero dei pacchi spesa, in quanto, a fronte di circa 500 domande, la disponibilità è per soli 230 destinatari”, conclude Meglio.

Sul tema interviene anche l’ex consigliere comunale, ora responsabile del GT di Portici, Domenico Avolio: “Il Banco Alimentare ha riconosciuto la disponibilità e l’empatia degli operatori di Libera; infatti, dichiarava, nella sua comunicazione in cui informava l’associazione Libera dell’improvviso cambiamento di gestione. La sede operativa di Libera ha svolto il servizio in maniera precisa ed efficiente. Non riusciamo a capire scelte che sembrano non avere una motivazione convincente e che, soprattutto, vanno a polarizzare molti servizi in poche realtà territoriali.”

Dunque, la situazione desta non poca preoccupazione e restano ignoti i motivi di questo cambio improvviso, dalla gestione di Libera alla Coop Seme di Pace. “È stato egregio il lavoro svolto da Leonardo Limcocia, presidente di Libera, in questi sette anni,” proseguono. “La sede di Libera è sempre stata un presidio di legalità che combatte contro la camorra ed è vicina ai più deboli. È inconcepibile la scelta dell’amministrazione, così come è inconcepibile che il Sindaco non sia andato in audizione nella commissione anticamorra della Regione Campania.”  

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