Uno scrittore antesignano, amico di Dickens, considerato il padre del romanzo poliziesco.
Questo inglese del secolo XIX° (1824-1889) ha avuto una produzione soprattutto fantastica.
Ma la sua fortuna, senza nulla togliere agli altri testi, viene dai romanzi gialli, tra cui quello di oggi La Pietra di Luna.
Nella sua biografia emerge questo rapporto con Charles Dickens con il quale collabora scrivendo sul suo settimanale Household Words.
Un sodalizio decennale che gli consentì di pubblicare i primi romanzi. Il vero successo, però, Collins lo ottiene con i già citati romanzi, ma soprattutto con La Pietra di Luna, appassionante romanzo raccontato a più voci in cui si narra di un prezioso gioiello andato perso e dell’onore di una ragazza che rischia di essere macchiato.
Questa e altre opere ne fanno un maestro della narrativa del mistero e non è difficile riscontrare la sua influenza in molti romanzi successivi e in moltissimi film di oggi.
Wilkie Collins muore il 23 settembre 1889 e viene seppellito al Kensal Green Cemetery.
La Pietra di Luna potrebbe, secondo alcuni, essere annoverato come il primo romanzo giallo della storia, per taluni il migliore.
La struttura narrativa a più voci che Collins aveva già usato precedentemente, rappresenta uno stile che farà scuola nella letteratura di genere successiva.
Tutti i personaggi sono caratterizzati con uno artifizio narrativo: uno dei personaggi, Franklin Blake, commissiona ad altri personaggi di ricostruire le memorie che hanno della vicenda, secondo l’esperienza diretta che ne hanno avuto.
La trama che accenniamo vede il colonnello John Herncastle, ex ufficiale dell’esercito britannico, che, al rientro in patria dall’India, reca con sé la leggendaria Pietra di Luna, un diamante di colore giallo, da lui rubato nel 1799 durante l’assedio di Seringapatam.
Secondo la tradizione il diamante adornava la statua di una divinità indiana.
Molti anni dopo, furioso nei confronti della sua famiglia, che lo ha messo in disparte, il colonnello nelle sue ultime volontà lascia il gioiello alla nipote Rachel, come regalo per il diciottesimo compleanno.
In realtà il regalo dello zio espone Rachel agli attacchi dei guardiani della Pietra di Luna, un gruppo di tre bramini che, secondo la leggenda, si tramandano negli anni il compito di custodire la pietra e di recuperarla nel caso fosse rubata.
Un vero thriller da gustare nelle sei puntate trasmesse dalla Rai nel 1972, diretto dal regista Anton Giulio Majano.
Mentre il libro è in vendita in tre volumi
Il cast artitistico
Valeria Ciangottini: Rachele
Aldo Reggiani: Franklin
Andrea Checchi: Betteredge
Mario Feliciani: sergente Cuff
Giancarlo Zanetti: Godfrey
Maresa Gallo: Rosanna
Armando Alzelmo: Biggs
Lida Ferro: Lady Giulia
Vittorio Stagni: Barbaby
Mariella Furgiuele: Gwendolyn
Enrica Bonaccorti: Penelope
Enrico Ostermann: Dottor Candy
Renato Turi: Direttore della Banca
Leonardo Severini: Generale Wilberforce
Edda Soligo: Signora Dodds
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