Sulla tomba di questo emblematico personaggio, l’amico Giovanni Pascoli scrisse, tra l’altro: “…viva fiamma che soppressa e battuta divampò sempre più bella al vento, noi la chiamammo Andrea Costa»
Andrea Costa (1851-1910) chiude la sua bella e avventurosa vita come vicepresidente della Camera dei deputati (dal 1908 al 1910).
Il fondatore del Socialismo, compagno di Anna Kuliscioff, che li diede una figlia, Andreina Costa, nata nel 1881, partecipò dapprima alle insurrezione anarchiche, alla fondazione delle leghe dei lavoratori, per poi approdare nel 1881 alla fondazione del Partito Socialista Rivoluzionario a Rimini.
Fu il primo deputato socialista e insieme a Giovanni Bovio e Felice Cavallotti fondò il fascio della democrazia, non immaginando un altro socialista cosa fece, quaranta anni dopo, di quei fasci!
Costa, alleato e contemporaneamente critico del Partito Operaio Italiano e di Filippo Turati, partecipò nel 1892 al Congresso di Genova, in cui tutte le forze socialiste si unificarono nel «Partito dei Lavoratori Italiani» (dal 1895 Partito Socialista Italiano).
Un fondatore, non c’è che dire
Bagliori di Socialismo è un libretto di 34 pagine che si leggono in un ora. Ottimo per chi vuole studiare la storia contemporanea il periodo che prelude al biennio rosso (1898/1900) che rappresentò davvero la diffusione delle idee socialiste, sia per chi vuole leggere la storia vissuta dalle stesse parole dei protagonisti…
“La storia del socialismo contemporaneo non possiam raccontarla noi, sia per la parte che abbiam presa agli avvenimenti che dovremmo esporre, sia perché un dato momento storico non può studiarsi nel suo insieme se non quando è finito.
I fatti contemporanei, invece si svolgono sotto i nostri occhi; oggi appariscono così, domani cangiano; e, non sapendo spesso spiegarci il nesso logico, che v’ha fra di loro, avviene che li attribuiamo a cagioni, che non sono alle volte se non apparenti”.
La rete
Camera dei deputati celebrazione dei 120 anni di socialismo