Colpiti da numerosi spari nel rione Candelaro di Foggia, le vittime non sono in pericolo di vita.
La città di Foggia è stata teatro di un grave agguato nella serata del 6 ottobre 2024, quando un 49enne agli arresti domiciliari è stato ferito da colpi di pistola davanti alla sua abitazione, situata nel rione Candelaro. Nell’attacco è rimasto coinvolto anche lo zio dell’uomo, un 69enne che si trovava con lui al momento della sparatoria. Entrambi sono stati colpiti da una raffica di proiettili, ma fortunatamente non sarebbero in pericolo di vita. L’attacco ha scosso la comunità locale, e le indagini sono in corso per chiarire la dinamica e le motivazioni dietro l’agguato.
Le prime ricostruzioni indicano che i due uomini si trovavano sull’uscio della casa quando sono stati presi di mira. Alcuni cittadini, spaventati dal rumore degli spari, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. I carabinieri sono intervenuti rapidamente sul posto e stanno indagando per identificare gli autori dell’agguato e capire se dietro l’episodio si celino motivazioni legate alla criminalità organizzata, come spesso accade nella zona, dove la presenza della mafia foggiana è radicata.
Foggia, purtroppo, non è nuova a episodi di violenza simili, con una lunga scia di agguati e attacchi legati a regolamenti di conti e conflitti interni alla malavita. Il rione Candelaro, dove è avvenuto l’attacco, è una delle aree più delicate della città dal punto di vista della sicurezza. L’agguato solleva nuovamente l’urgenza di rafforzare le misure di controllo sul territorio per contrastare fenomeni di violenza e criminalità organizzata.
Mentre le indagini proseguono, la comunità di Foggia attende risposte su un episodio che ha riacceso la paura in una città che negli ultimi anni ha visto crescere episodi di violenza.
Barbara Rinaldi