Attilio Runello
In Argentina vivono più di un milione di cittadini italiani residenti all’estero. L’Argentina invia sempre nel parlamento italiano almeno un rappresentante di questa nutrita comunità.
Inoltre circa la metà della popolazione argentina ha delle origini italiane. Alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento sono stati tantissimi gli italiani che si sono trasferiti in Argentina per cercare lavoro.
Oggi poi dopo le ultime elezioni il presidente dell’Argentina Javier Milei è di origine italiana, così come diversi elementi del governo.
Il paese inoltre sta attraversando un momento difficile a causa della crescita dell’inflazione e della crescente povertà nel paese. Un paese peraltro estremamente ricco di risorse.
Per quanto riguarda l’inflazione Milei è riuscito a farla scendere su base mensile al tre e mezzo per cento. Alla fine dello scorso anno era del 25%. Gli istituti internazionali hanno riconosciuto valide le iniziative di Milei e adesso anche la stampa internazionale sta facendo lo stesso. Un primo sondaggio riscontra che oltre la metà della popolazione non ha adesso problemi ad arrivare a fine mese. Rimane però un terzo che i problemi li ha e Milei ha tagliato molte spese e sussidi per ottenere il pareggio di bilancio.
Il presidente sta facendo di tutto per invitare aziende straniere ad investire nel paese
Nella visita che il ministro degli esteri Tajani ha avuto in Argentina ha usato parole credo mai usate da nessun ministro nei confronti di un altro paese:
In un’epoca segnata da nuove sfide e profonde tensioni internazionali, l’amicizia tra Italia ed Argentina è un punto fermo della politica estera italiana: una sintonia tra popoli, ancor prima che tra Governi. Abbiamo accolto con molto interesse le prime scelte del governo Milei in politica estera e la determinazione con cui la nuova amministrazione sta cercando di portare avanti riforme necessarie e incisive per stimolare la crescita economica e ridare competitività al Paese. I punti di contatto e le aree di collaborazione tra Italia e Argentina sono innumerevoli. I nostri Paesi sono d’altronde due grandi democrazie che condividono una parte così importante della propria cultura e della propria storia. L’Italia sarà sempre a fianco dell’Argentina e della sua gente. Italia e Argentina sono un esempio unico e irripetibile al mondo: siamo un unico popolo, siamo una sola nazione.
In questo contesto – che prevede anche l’intervento di nostre aziende nel paese – la rete dei municipi del Corridoio produttivo turistico culturale Italia – Argentina è stata presentata a Roma lo scorso 11 ottobre presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica. Obiettivo dell’iniziativa è quello di porre in relazione i comuni del Paese sudamericano con quelli italiani per fargli fare “sistema”, passaggio fondamentale ai fini di una piena valorizzazione dei territori. Previste politiche di gestione attuate anche mediante workshop locali che vedranno la partecipazione attiva della popolazione dei sindaci delle imprese.
Attilio Runello