Il Ministero degli Esteri iraniano ha convocato l’ambasciatore ungherese a Teheran, il cui paese detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea (UE), in risposta all’annuncio da parte dell’Unione Europea di nuove sanzioni contro diverse entità e individui iraniani, avvenuto lunedì. I ministri degli Esteri dell’UE hanno approvato le nuove sanzioni dopo che gli alleati occidentali di Kiev hanno accusato Teheran di aver inviato missili balistici alla Russia per aiutare la sua invasione su vasta scala dell’Ucraina.
L’Iran convoca l’ambasciatore ungherese per le sanzioni dell’UE e del Regno Unito
Le sanzioni, prendono di mira aziende e individui accusati di essere coinvolti nel trasferimento di armi alla Russia, tra cui la compagnia aerea di bandiera del paese Iran Air, nonché le compagnie aeree Saha Airlines e Mahan Air. Tra le figure chiave sottoposte a sanzioni figurano Abdolrahim Mousavi, il comandante in capo dell’esercito della Repubblica islamica dell’Iran, e Mohammad Kazemi, capo dell’intelligence del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC). Il Regno Unito ha inoltre preso di mira il Farzanegan Propulsion Systems Design Bureau, noto per la progettazione di componenti per missili da crociera, nonché l‘Agenzia spaziale iraniana, che svolge un ruolo significativo nello sviluppo di missili balistici. Nel corso dell’incontro, l’Iran si è fortemente opposto alla decisione dell’UE, sottolineando che il ricorso a misure illegali e coercitive, come le sanzioni, è inaccettabile e non produrrà alcun risultato. La parte iraniana ha inoltre sottolineato che la cooperazione militare e di difesa dell’Iran con altre nazioni è legittima e mira a salvaguardare i suoi interessi e la sua sicurezza nazionale, e non consentirà interferenze da parte di terzi. Il vice ministro degli Esteri iraniano ha anche criticato l’UE per aver sanzionato le compagnie aeree iraniane, definendolo una chiara violazione del diritto internazionale, compresi i diritti umani e le libertà fondamentali. Ha affermato che questa azione contraddice le rivendicazioni dell’UE in materia di diritti umani. In conclusione, la parte iraniana ha esortato l’UE a non cadere nella trappola delle fazioni anti-iraniane, in particolare “del regime di apartheid sionista”, e a non mettere a repentaglio le relazioni di lunga data con l’Iran per il bene di interessi contrapposti. L’ambasciatore ungherese ha riconosciuto le preoccupazioni e ha promesso di trasmetterle ai funzionari dell’UE.