di Franco Faggiano
Presso la sede di Brindisi dell’U.N.U.C.I. e della Federazione dell’Istituto del Nastro Azzurro, si è tenuto un incontro culturale con il poliedrico Don Cosimo Posi dal titolo “Pensieri, riflessioni e speranze”, nel quale l’autore ha dissertato sul suo libro “Delle mie indomite utopie“. Questo libro, edito da Edizioni Viverein, nasce – come ha raccontato Don Posi – da una serie di post pubblicati sul suo profilo Facebook che, elaborati, hanno dato vita a questa opera letteraria.
Nell’introduzione l’autore scrive: “Sono semplici note di un viaggio esistenziale, una sorta di ideale diario di bordo composto su una fragile imbarcazione di fortuna, metafora dell’avventurosa traversata della vita. I temi trattati nelle riflessioni, che traggono spunto da brevi citazioni di celebri autori, riguardano Dio, la vita, il tempo, l’amore, la felicità, la bellezza, il dolore, il sogno. Mi sono accorto, a lavoro ultimato, che in tale scrittura sono affiorate via via, come per germinazione spontanea, alcune fra le mie indomite utopie, che spero vivamente possano essere condivise da molti altri, in quanto esse attraversano, col filo rosso della speranza tenace, la nostra prosaica, e talvolta incolore, trama del vivere.” Don Posi ha sottolineato inoltre alle numerose persone presenti in sala, che il libro è rivolto a tutti, non solo ai credenti.
All’interno del libro troviamo, oltre alle circa settanta elaborazioni dei post sopra citati, con riferimenti a grandi nomi della letteratura come Pavese, Merini, Hesse e tanti altri, anche due poesie – una all’inizio e una alla fine – scritte dallo stesso Don Posi, durante un viaggio fatto a Parigi. Le tematiche affrontate sono tante, tutte caratterizzate da momenti di riflessione profonda, e dove l’utopia viene intesa non come qualcosa di irraggiungibile, ma un elemento di proiezione futura.
Degne di nota, infine, la perfetta conduzione della professoressa Monteverdi che ha saputo – con indubbia capacità -porre le giuste domande all’autore, e la presentazione da parte del professor Petese di alcune slide raffiguranti le immagini presenti nel libro, frutto della creatività artistica della pittrice Loredana Erroi. In particolare, citava lo stesso Don Posi, la copertina, che con la sua immagine della barca rappresenta metaforicamente il viaggio con il suo diario di bordo.
Un plauso dunque agli organizzatori, in primis al presidente avv. Giovanni Convertini, per la perfetta riuscita dell’evento, e all’autore che ha brillantemente illustrato la sua dotta opera letteraria.