La nuova manovra economica, presentata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, mira a sostenere il lavoro e le famiglie con un pacchetto di misure da 28,4 miliardi di euro. La parte più significativa di questi fondi (oltre il 60%) è dedicata alla riduzione delle tasse sul lavoro e alla revisione dell’Irpef, per un totale di circa 17,4 miliardi. Questo intervento vuole favorire soprattutto i redditi fino a 40.000 euro, con un mix di riduzione dei contributi e aumento delle detrazioni.
Per le famiglie, sono previsti 1,8 miliardi di aiuti, che includono la carta da mille euro per i nuovi nati e altri incentivi per i congedi parentali e i servizi per l’infanzia.
Anche i dipendenti pubblici beneficeranno di aumenti salariali, allineati all’inflazione, con un incremento del 5,5% previsto entro il 2025-2027.
Non tutti, però, saranno felici: i tagli colpiranno i ministeri (2,4 miliardi) e gli enti territoriali (600 milioni), e il Pnrr sta rallentando, con spese previste di soli 20 miliardi per il 2024, contro i 45 miliardi inizialmente stimati.
Una manovra che, in sostanza, cerca di equilibrare sostegno sociale e rigore nei conti pubblici.
Di Luca De Gennaro