Il sindaco e il vicesindaco di Poggiomarino arrestati per voto di scambio. Indagini a Napoli.
A Poggiomarino, comune della provincia di Napoli, si è scatenata una vera e propria bufera giudiziaria. Il sindaco e il vicesindaco sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta sul voto di scambio che ha sconvolto l’amministrazione locale. L’operazione, condotta dai carabinieri su mandato della Procura di Napoli, ha portato alla luce un sistema che prevedeva favori in cambio di voti, con il coinvolgimento diretto delle più alte cariche comunali.
Secondo le indagini preliminari, i due amministratori avrebbero promesso posti di lavoro e agevolazioni in cambio di sostegno elettorale durante le ultime elezioni comunali. Le accuse che pendono sui funzionari pubblici sono gravissime: associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio, corruzione e abuso d’ufficio. L’inchiesta ha già visto altre figure di spicco del Comune coinvolte, con una serie di arresti e perquisizioni.
Il clima a Poggiomarino è di forte tensione, con la cittadinanza che esprime sgomento e indignazione per quanto emerso. Le forze politiche di opposizione hanno immediatamente chiesto le dimissioni del consiglio comunale e nuove elezioni, sostenendo che l’intera amministrazione sia ormai delegittimata.
La scoperta di questo sistema criminale è il risultato di un’attività investigativa partita da alcune denunce anonime che segnalavano comportamenti sospetti. Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno confermato l’esistenza di un giro di promesse elettorali, condotte in cambio di benefici per i cittadini in difficoltà economica, aggravando ulteriormente la posizione degli accusati.
Il caso di Poggiomarino è solo l’ultimo di una serie di episodi di voto di scambio che negli ultimi anni hanno macchiato diverse amministrazioni locali in Campania. Si tratta di un fenomeno che mina alla base la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nel processo democratico. Le indagini continueranno nei prossimi giorni per cercare di chiarire ulteriori responsabilità e per far emergere se altre figure politiche o imprenditoriali siano coinvolte nel sistema di corruzione che ha travolto Poggiomarino.