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Proposta sui saldi in Parlamento

Saldi: finalmente la proposta di modifica voluta da Fismo Confesercenti arriva in parlamento.  Ecco l’interrogazione dell’on. Fabrizio Benzoni

Come è noto, al flop dei saldi invernali, è seguito anche il flop delle vendite estive.  I saldi estivi, in tutta la penisola, si sono rivelati deludenti per il 50% dei negozi. Anche per il 2024, i dati confermano che i saldi estivi sembrano ormai aver perduto il loro “richiamo” sia per i commercianti che per gli stessi consumatori. Da tempo immemore il presidente nazionale di FISMO, Benny Campobasso si è battuto per chiedere un intervento parlamentare:

“I saldi sono regolamentati da un accordo stipulato in sede di Conferenza delle regioni e delle province autonome nel 2011, che ha uniformato le date di inizio dei saldi su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, da allora il mercato si è evoluto e quella normativa è ormai obsoleta. Essa permette, infatti, alla grande distribuzione organizzata e alle piattaforme online di ottenere vantaggi competitivi indebiti, danneggiando il commercio al dettaglio. E’ necessario e urgente aggiornare la normativa in materia, come ha peraltro suggerito Fismo-Confesercenti in seno al coordinamento tecnico della Commissione sviluppo economico della Conferenza delle regioni e delle province autonome.

Sulla base di queste semplici premesse, Fabrizio Benzoni, Deputato della Repubblica per Azione, Consigliere Comunale a Brescia, Segretario Regionale di Azione Lombardia, ha presentato una interrogazione a risposta scritta (n. 4.03522) nella seduta 358 del 2 ottobre u.s. per chiedere come si stia muovendo in merito il Governo.

 

Ecco il testo integrale dell’interrogazione parlamentare:

BENZONI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

le vendite promozionali rappresentano un’importante opportunità sia per i consumatori, che possono acquistare beni a prezzi scontati, sia per il commercio al dettaglio tradizionale, che può in tal modo smaltire le rimanenze di magazzino e stimolare le vendite;

l’attuale regolamentazione dei saldi, risalente a decenni fa, appare ormai obsoleta e inadeguata a rispondere alle esigenze attuali del mercato e dei consumatori: l’accordo del 24 marzo 2011, stipulato in sede di Conferenza delle regioni e delle province autonome, seppure abbia compiuto inter- venti rilevanti come quello di uniformare le date di inizio dei saldi su tutto il territorio nazionale, non risponde più̀ alle mutate esigenze del settore;

l’attuale regolamentazione permette alla grande distribuzione organizzata e alle piattaforme online di ottenere vantaggi competitivi indebiti, danneggiando il commercio al dettaglio, tanto che i dati più recenti relativi all’andamento delle vendite durante gli ultimi saldi invernali hanno registrato un calo significativo rispetto agli anni precedenti;

risulta, perciò̀, necessario e urgente aggiornare la normativa in materia, come anche suggerito dall’associazione di categoria Fismo-Confesercenti in seno al coordinamento tecnico della Commissione sviluppo economico della Conferenza delle regioni e delle province autonome –:

per sapere… quali iniziative di competenza, di carattere normativo, intenda realizzare affinché le vendite promozionali possano realmente rappresentare un’opportunità̀ economica per le imprese del commercio tradizionale, salvaguardando il loro ruolo economico e sociale nelle città italiane e garantendo, al contempo, una maggiore equità̀ tra le diverse forme distributive attraverso l’eliminazione delle distorsioni della concorrenza a vantaggio della grande distribuzione organizzata e delle piattaforme online.

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