Il 24 ottobre 1917 inizia un viaggio verso il nulla di metà del mondo, lungo 70 anni. Sotto un regime comunista che finalmente l’Europa ha sancito essere un regime criminale tanto quanto il nazismo.
E come al solito andiamo ai fatti.
Il 24 ottobre 1917, secondo il calendario giuliano (6 novembre nel calendario gregoriano), ebbe inizio l’assalto decisivo del Partito Bolscevico contro il governo provvisorio russo, noto come la Rivoluzione d’Ottobre. Questo evento segna una tappa cruciale nella storia della Russia e del mondo intero, poiché portò alla nascita del primo Stato socialista sotto la guida di Vladimir Lenin e del Partito Bolscevico.
La Rivoluzione d’Ottobre fu la seconda fase della più ampia Rivoluzione russa del 1917. La prima fase, la Rivoluzione di Febbraio, aveva portato alla caduta dello zar Nicola II e all’istituzione di un governo provvisorio guidato da figure moderate e liberali, che non riuscì a risolvere i gravi problemi sociali, economici e militari della Russia, continuando peraltro la partecipazione disastrosa alla Prima Guerra Mondiale.
Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre, i bolscevichi, sotto la direzione di Lenin e con il supporto dei lavoratori armati e dei soldati della Guardia Rossa, organizzarono l’assalto al Palazzo d’Inverno a San Pietroburgo (all’epoca chiamata Pietrogrado). Questo edificio era la sede del governo provvisorio guidato da Aleksandr Kerenskij, che fuggì poco prima dell’attacco.
L’assalto fu relativamente incruento, soprattutto se paragonato alla violenza che seguirà negli anni della guerra civile russa (1917-1923). In poche ore, i bolscevichi presero il controllo della città e dichiararono la nascita del Soviet dei Commissari del Popolo, con Lenin come capo.
La Rivoluzione d’Ottobre segnò l’inizio di cambiamenti radicali in Russia e nel mondo. In seguito all’insurrezione, Lenin e i bolscevichi:
Uscirono dalla Prima Guerra Mondiale firmando il Trattato di Brest-Litovsk con la Germania nel marzo 1918.
Avviarono una serie di riforme sociali ed economiche radicali, come la redistribuzione delle terre ai contadini e la nazionalizzazione delle fabbriche.
Combatterono una lunga e sanguinosa guerra civile contro le forze anti-bolsceviche, conosciute come i “bianchi”, sostenuti da potenze straniere.
La vittoria bolscevica nella guerra civile consolidò il potere comunista in Russia, che nel 1922 sarebbe diventata l’Unione Sovietica.
La Rivoluzione d’Ottobre è stata uno degli eventi chiave del XX secolo, influenzando profondamente la geopolitica e ispirando movimenti rivoluzionari in tutto il mondo.
Francesco Magisano