Principale Economia La Francia riuscirà a sfuggire all’ira di Moody’s?

La Francia riuscirà a sfuggire all’ira di Moody’s?

Dopo essere stata risparmiata da Fitch, la Francia riuscirà a sfuggire all’ira di Moody’s? L’agenzia internazionale di rating si pronuncerà oggi, sull’economia francese. Dunque, retrocessione o status quo? Un evento ad alto rischio per Parigi, indebolita dal forte deterioramento dei conti pubblici, nel bel mezzo di un dibattito sul bilancio in seno all’Assemblea nazionale.

La Francia riuscirà a sfuggire all’ira di Moody’s?

Mentre il governo prevede nel progetto di bilancio uno sforzo di 60 miliardi di euro nel 2025, tra riduzioni della spesa pubblica e aumento delle tasse, la decisione di Moody’s sul rating sovrano francese sarà attentamente esaminata. Se i piani di bilancio della Francia vacillassero, il paese rischierebbe un declassamento del rating creditizio, che farebbe aumentare i costi di prestito e gonfierebbe ulteriormente il debito nazionale, che attualmente ammonta a una cifra sbalorditiva di 3,2 trilioni di euro, ovvero il 114,7 per cento del PIL, ben oltre i limiti dell’UE. La situazione fiscale di Parigi, appare sempre più precaria. Il deficit, ora a 167 miliardi di euro (5,5 per cento del PIL), potrebbe  superare il 6 per cento entro la fine dell’anno. All’inizio di questo mese, l’agenzia di rating statunitense Fitch ha confermato il suo rating AA- per il debito francese, ma ha spostato l’outlook da “stabile” a “negativo“. Tuttavia, Moody’s valuta la Francia un gradino sopra le altre agenzie Fitch e S&P, ” Aa2 ” (l’equivalente di 18 su una scala di 20 livelli di rating), e potrebbe allinearsi con loro nonostante un outlook attualmente “stabile“. Più che le decisioni delle agenzie di rating, le cui conseguenze sarebbero “limitate sugli oneri finanziari dello Stato francese“, è la situazione di bilancio, economica e politica della Francia, ancora segnata da una forte incertezza, il che è particolarmente importante. Dopo Moody’s, il prossimo incontro ad alto rischio per la Francia è fissato per il 29 novembre, quando l’agenzia S&P, la terza tra le maggiori agenzie di rating internazionali, si pronuncerà sulla solvibilità del suo debito. A maggio ha declassato il rating da “AA” a “AA-”.

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