Principale Ambiente & Salute Minervino VIP per la 29^ Sagra del Cardoncello

Minervino VIP per la 29^ Sagra del Cardoncello

L’orologio della bella piazza Bovio che certificava un ormai quasi raro rispetto dei tempi, ieri sera è una voce squillante e compiaciuta quella del Sindaco del “Balcone delle Puglie” Maria Laura Mancini che, commentando il successo di pubblico persino con presenze dall’estero e non solo “di ritorno”, ha inaugurato la 29^ Sagra del fungo cardoncello: l’appuntamento annuale che sta rendendo Minervino Murge famosa oltre gli stessi confini nazionali. Un successo crescente di edizione in edizione e il Fungo cardoncello divenuto quasi un brand anche come simbolo della assoluta eccellenza dei prodotti della sua terra e dei suoi allevamenti noti sin dalla notte dei tempi.

Ben venga questa vera e propria festa all’insegna del gourmet genuino e ai massimi livelli se, come sta accadendo, questo significa far scoprire questo posto fantastico e dalla bellezza unica (dai suoi siti archeologici, alla sua “sciesciola” dalle mille scale, al “Faro di terra” più bello d’Europa…) ma paradossalmente ancora misconosciuta circa l’incredibile patrimonio anche storico culturale che possiede. E a più o meno una decina di chilometri in linea d’aria dal castello più noto e misterioso  del Mondo e Sito Unesco grazie a Federico II …e con tanto di lascito ereditario aggiunto dei suoi famosi falchi, che tutt’ora volteggiano in questi cieli.

Troppa la luminosità dello schermo sul palco dove i beniamini locali, I Murgians, si sarebbero poi esibiti, e troppi gli ospiti di spicco per poter fare una foto decente di gruppo, ecco allora la scelta di una simpatica foto d’amblais con solo alcuni dei più importanti ospiti dell’inaugurazione di questa imperdibile “festa di paese” accanto ad una carrozzina con un cesto colmo di cardoncelli da primato per bellezza e dimensioni. Sicuramente buonissimi quasi quanto quelli selvatici da cercare attentamente nella “steppa mugiana”, come l’ha chiamata qualcuno, ma tant’è.

E qui la nota amara raccolta proprio da un anziano raccoglitore che ci ha guardati perplessi mentre scattavamo la foto e che ci ha confermato che non erano certo funghi raccolti «ma al di là che non ha piovuto, lei ci andrebbe a funghi in aperta murgia, adesso come adesso, con il rischio di incontrare un branco di cinghiali o addirittura di lupi?».

Un bel pezzo di pane con l’inarrivabile caciocavallo fuso spalmato sopra e un bicchiere di primitivo insieme ad alcuni ospiti romani venuti apposta, the show must go on una passeggiata per il borgo pieno di musica e allegria, una puntatina a sentire gli strepitosi 883 nella piazza davanti al palazzo dove è cresciuto Papa Innocenzo XII «il Pignatelli di Spinazzola che cambiò il Vaticano» e una puntata alla Cattedrale dove trovò la sua vocazione anche per salutare il solare e fattivo don Angelo

Un sabato comunque indimenticabile con una festa che continua anche questa domenica. E oggi pure un appuntamento per festeggiare la proclamazione a settembre del territorio dell’Alta Murgia e delle Premurge come Geoparco Mondiale UNESCO, e chi se la perde Minervino adesso? 

Enrico Tedeschi   

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