Principale Economia Taranto – Addio al Pets House

Taranto – Addio al Pets House

Il borgo di Taranto ha una malattia endemica: la perdita continua di negozi caratteristici, come per esempio la pizzeria Ricci in piazza Maria Immacolata e tanti altri che si alternano nella nostra quotidiana vita urbana.

Oggi parliamo di un piccolo negozio aperto in via Oberdan, una delle arterie più particolari del borgo che sfocia nella Piazza della Rosa dei Venti, a due passi dal lungomare nella parte finale della strada.

Si tratta di Pets House negozio per animali aperto da un paio d’anni.

Martedì 29 ottobre 2024 chiude e abbiamo chiesto alla titolare il motivo di questa decisione, le sue parole sono semplici, legate a quella che è la vita commerciale in qualsiasi esercizio il bilancio tra spese di affitto, tasse ed entrate, problema di pagamento della merce e risposta degli acquirenti sempre oscillanti tra grande distribuzione e negozio di vicinato.

Proprio il 17 ottobre scorso la Confcommercio di Taranto è scesa in Piazza per lanciare una petizione “Tarantini uniti per la bellezza del borgo” affinché proprio il borgo torni ad essere il cuore pulsante della città.

“Quell’amato centro ormai da tempo abbandonato al degrado, con strade vuote e tante saracinesche abbassate”.

Siamo convinti che l’iniziativa della Confcommercio sia valida, ma ci permettiamo di suggerire che l’intervento sul Borgo per rinascere sul serio deve risolvere anche la crisi urbanistica delle case abbandonate, oltre 20 mila case vuote. Sottrarle ai privati assenteisti, creare un’offerta di ristrutturazione, appoggiare le iniziative dei cittadini, coinvolgere la città. 20 mila abitazioni rimesse in circolo sono 50 mila abitanti giovani che tornano nel Borgo.

La città del futuro può rinascere da un laboratorio urbano all’interno di una Zona franca nel Borgo di Taranto, meno tasse per chi investe, parcheggi a basso costo per chi gestisce, accesso al credito.

Non si può assolutamente tollerare che un piccolo esercizio di 50 metri quadri paghi 450 euro di Tari!

Poi ci sono anche altri problemi, tornando al negozio di alimenti e gadget per animali. La presenza supermercati che vendono prodotti per animali scadenti a minor prezzo, pensionati che pagano mese per mese che non s’allineano alle bollette salate, alle tasse.

Non ce la facciamo a stare zitti, il borgo Umbertino merita attenzione, un negozio di vicinato chiuso è una luce che si spegne, un pezzo di luce tolta al futuro del borgo. Come si può risolvere questo?

Poi ci sono tutti gli altri aspetti del marketing operativo, studio del quartiere per i consumi, consultazione dell’anagrafe canina per capire quanti animali di compagnia ci sono in un quadrilatero, analisi della concorrenza, promozione continua dei propri prodotti utilizzando tutti i social.

Ma al fondo resta l’amarezza denunciata dalla Confcommercio di Taranto che sposiamo appieno, perché punta a smuovere le coscienze di tutti i soggetti pubblici e privati perché “il cuore della città si sta spegnendo come una candela e non si può assistere inermi a questo declino inesorabile”.

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