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Jolly Roger, ritmo e rivelazione

di Marilù Murra

Jolly Roger, quando la consapevolezza diventa musica. Una storia di superamento e inclusione.

Vi racconto una storia speciale, fatta di passione, sfide e consapevolezza. Vi presento Luca Trotta, in arte Jolly Roger, un ragazzo di diciannove anni che ha trasformato la sua sensibilità in musica e ha scelto di condividere la propria esperienza con il mondo, sfidando gli stereotipi su chi, come lui, vive una realtà diversa.

Diagnosi come il disturbo dell’attenzione, l’iperattività e la sindrome di Asperger non hanno spento il suo desiderio di esprimersi, anzi, lo hanno spinto a trasformare la consapevolezza di sé in arte.

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Luca Trotta, talento musicale e unicità

Un viaggio iniziato a nove anni

Tutto inizia quando Luca ha solo nove anni, un momento delicato per ogni bambino, ma per lui ancora più complesso. Proprio a quell’età gli vengono diagnosticati il disturbo dell’attenzione, l’iperattività e la sindrome di Asperger, una combinazione che molti considererebbero un limite, ma che lui ha saputo trasformare in una risorsa. Sono stati molti i momenti in cui si è sentito ‘strano’ e ‘diverso’, spesso giudicato o incomprensibile per chi gli stava accanto. Proprio da queste esperienze che nasce Jolly Roger, un alter ego simbolo di libertà e ribellione ai cliché.

Sindrome di asperger, comprendere per andare oltre

La sindrome di Asperger è una forma di autismo che rientra nelle cosiddette condizioni di ‘alto funzionamento’: chi ne è affetto può sembrare perfettamente integrato, ma vive spesso difficoltà sottili e invisibili nelle relazioni sociali, accompagnate da interessi specifici e comportamenti ripetitivi. Luca, tuttavia, non si lascia limitare da queste caratteristiche. Al contrario, le accoglie e le trasforma in strumenti per raccontarsi. Scrive un testo, esprimendo se stesso con autenticità. Per chi vuole approfondire sull’unicità e sulla maschera che, a volte, le persone con Asperger indossano per adattarsi, suggerisco questo articolo de Il Manifesto (https://ilmanifesto.it/asperger-lunicita-e-la-maschera). Se invece desiderate esplorare ulteriormente il tema dell’autismo, tra ricerca scientifica e inclusione sociale, vi consiglio di leggere questo approfondimento del Corriere PL (https://www.corrierepl.it/2024/07/12/autismo-ricerca-scientifica-e-inclusione-sociale/).

“Crescendo” una canzone, una storia di vita

Il primo brano di Jolly Roger, Crescendo, è disponibile su YouTube e rappresenta un vero e proprio manifesto di crescita personale. Ogni nota è un passo verso una maggiore consapevolezza di sé, un invito a comprendere e ad andare oltre i pregiudizi. La canzone racconta il suo percorso, un viaggio attraverso gli alti e bassi di una vita fatta di sfide superate. È un pezzo che invita chi ascolta a riflettere e a porsi domande su cosa significhi veramente inclusione.

La missione è abbattere i pregiudizi.

Il suo obiettivo è chiaro, usare la musica per abbattere i pregiudizi e far sì che tutti possano sentire la propria voce, anche chi spesso si sente escluso. Il suo brano è una verità senza filtri, un pugno nello stomaco, un’emozione pura e incontaminata.. Non cerca la popolarità facile, ma una connessione vera con chi ascolta. Il suo alter ego musicale spera che le sue canzoni possano dare forza a chi si sente solo o incompreso, trasmettendo un messaggio positivo e inclusivo.

Un futuro scritto nelle note

Nonostante abbia all’attivo un solo brano, Luca ha grandi progetti per il futuro. Intende continuare a scrivere, esplorare nuove sonorità e portare avanti il suo messaggio di accettazione e comprensione. Sogna di creare un intero album che rappresenti le sue diverse sfaccettature, affinché chiunque possa trovare un frammento di sé nelle sue parole. Con Jolly Roger, la consapevolezza non è solo un tema, ma una vera e propria missione artistica.

Ascoltate e lasciatevi ispirare

Scoprite Crescendo https://youtu.be/o7ILspBf3_A?si=hGgg0RQrnrym_PyG e lasciatevi trasportare dalla storia di un giovane che ha trasformato la consapevolezza in musica e ha trovato nella propria unicità la forza per brillare. L’artista è  un esempio di come accettarsi possa diventare una delle forme più belle di libertà. 

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