Vola la Lazio è come vola, lo fa vincendo 5 a 1 contro il Como allenato da Fabregas in trasferta. Una vittoria che per gli uomini di Baroni vale il terzo posto insieme ad Atalanta e Fiorentina.
Una buona partita e prestazione anche se il Como ha giocato alla grande con uno spettacolare gol in semi rovesciata realizzato da Mazzitelli. La partita inizia con la Lazio che pressa ma il Como c’è è lotta al centrocampo provando ad attaccare ma Gila si fa trovare preparato e respinge l’attacco del Como, ma al ventiquattresimo minuto si apre la partita, azione pericolosa della Lazio in area del Como, Dossena la prende di mano e dopo un check dal Var è rigore, dal dischetto Castellanos non sbaglia e segna l’1 a 0. La Lazio è in partita e nel giro di poco azione veloce con Nuno Tavares con la palla la passa a Pedro che tira ed è di nuovo gol.
Il primo tempo si chiude con Fadero prima che prova ma tiro alto e Goldaniga poi ma Provedel non si fa trovare impreparato. Dopo l’intervallo si torna in campo ed è la Lazio a provare con Dia che arriva vicino al gol, ma ecco il gol della serata e uno dei più belli del campionato, al cinquantatreesimo minuto Mazzitelli con una splendida rovesciata fa gol e il Como accorcia le distanze. La partita entra nel vivo, al sessantesimo minuto Braunoder atterra Pedro secondo giallo espulso ma dopo quattro minuti anche la Lazio rimane in dieci espulso Tavares su intervento su Strefezza. Al settantesimo occasione per la squadra biancoceleste, da punizione Castellanos tira ma Audero para, la Lazio pressa ancora e su assist di Pedro da calcio d’angolo arriva il tris firmato Patric.
La squadra di Baroni gioca, verticalizza e diverte e siamo all’ottantesimo minuto Dia attacca passa la palla a Castellanos che fa gol è doppietta e la Lazio vola. Km 4 a 1 alla squadra biancoceleste non basta e così che a due minuti dalla fine della partita il Como è scoperto la Lazio tutta su e Tchaouna segna il suo primo gol con la maglia della Lazio, il gol del 5 a 1 finale e che vale i tre punti, ora testa alla prossima.
Antonio Simondi
foto Andkronos