Commemorati tutti i defunti il 2 novembre come ogni anno. Il vescovo di Altamura Mons. Giuseppe Russo dopo aver celebrato la santa messa, si è recato con tutte le altre autorità presso il sacello monumentale situato presso l’antico cimitero monumentale dove riposano le spoglie di 1.023 soldati austro ungarici e di altri soldati rumeni che sposarono la causa italiana durante il primo conflitto mondiale 1915-18.
Presenti alla cerimonia il sindaco prof. Vitantonio Petronella; il Comandante del “Leggendario” 7° Reggimento Bersaglieri, Col. Vito Gargiulo; il rappresentante del Consolato generale di Romania a Bari; la Comandante della Polizia Locale dott.ssa Maria Paola Stefanelli; Carabinieri e Guardia di Finanza; il Gen. (r.) Francesco Dimarno dell’Associazione Bersaglieri; il cappellano don Vincenzo Panaro; padre Florin della comunità rumena di Altamura.
L’amministrazione comunale e il Consolato generale di Romania hanno deposto rispettivamente una corona di fiori davanti al monumento.
A solennizzare la cerimonia una schierante di Bersaglieri in arme; componenti dell’Associazione Bersaglieri di Altamura con il loro labaro; una rappresentanza dell’Associazione Carabinieri con loro presidente Luogotenente Giuseppe Ariano, e i consiglieri Brig. Capo Filippo Facendola e Brig. Giovanni Battista Simone.
Il sindaco V. Petronella, prendendo lo spunto dall’omelia del vescovo Mons, G. Russo, ha detto che i giovani – visto questo particolare momento storico che sta attraversando la società umana con tanti teatri di guerra nel mondo – vanno educati e sensibilizzati alla pace, alla fratellanza.
Dopo la predetta cerimonia, il sindaco V. Petronella, il Comandante del 7° Rgt. Bersaglieri Col. V. Gargiulo; la Comandante della Polizia locale Maria Paola Stefanelli unitamente al Gen. F. Dimarno, ai rappresentanti dell’Associazione Carabinieri si sono recati in via Santeramo davanti alla Croce Nera Austriaca, dove l’amministrazione comunale ha deposto una corona di fiori insieme con un bouquet omaggiato dall’Associazione Bersaglieri; presente con loro il giornalista dott. Giovanni Mercadante, delegato della Croce Nera Austriaca con cui mantiene rapporti di amicizia ed epistolari da 26 anni.