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Riflessione di una bambina di 11 anni che vale più di tesoro se un bambino è in ospedale soffrendo

Di Fedora Quattrocchi

Ecco quanto mi è pervenuto scritto a penna, in corretto italiano (e di rado al giorno d’oggi i bambini scrivono a penna perché “offuscati” da dispositivi digitali), timidamente e sobriamente da una bimba di 11 anni, insieme al disegno allegato:

“…Questo disegno rappresenta uno strumento medico che non faccia troppa paura ai bambini; sto parlando della fresa per togliere il gesso medico duro; ho pensato a questa idea perché quando sono andata all’ospedale Bambin Gesù si sentivano molti urli che provenivano da un piccolo bambino che doveva togliere il gesso al braccio e vedendo la fresa – una lama rumorosa – si era spaventato per paura che la dottoressa le avrebbe fatto male, usando quello spaventoso oggetto.

La struttura: questa “fresa” è un normale strumento medico, ma per renderlo più piacevole alla vista di un bambino, il manico potrebbe avere l’aspetto di un aeroplano, con magari un piccolo personaggio che sorride e saluta.
Perché ho pensato all’aeroplano? Ho pensato all’aeroplano perché la forma circolare della lama della “fresa” mi ha fatto pensare ad una “ventola” di aereo, tipo quella che era stata progettata da Leonardo da Vinci; ho pensato all’aeroplano anche perché il bambino o bambina piccolo, mentre il dottore o dottoressa esegue il taglio del gesso, si distrae guardando attentamente i colori e dettagli dello strumento.

Ovviamente questo strumento non deve essere troppo ingombrante per la persona che lo adopera, altrimenti potrebbe succedere che il lavoro non venga eseguito correttamente…”

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