Principale Politica Kamala Harris, un politico calato dall’alto

Kamala Harris, un politico calato dall’alto

Attilio Runello 

Kamala Harris alla fine ha fatto il suo discorso. Lo ha fatto fra lacrime un po’ nascoste di chi era convinto di avere la vittoria in tasca. È la seconda donna che Trump sconfigge. Aveva sconfitto Hillary Clinton otto anni fa.

Kamala Harris, come Hillary Clinton è una donna calata dall’alto. Lei fa parte del clan Obama. E la Clinton faceva parte dell’altro clan, quello dei Clinton.

Kamala Harris ha avuto l’endorsement di tante celebrità ma non è stata eletta dal popolo. Non ci sono state primarie. Forse non c’era tempo di farle.

Biden le aveva fatte.

Biden era stato il vice di Obama e Kamala è la vice di Biden.

Il punto è che il presidente più amato d’America, Barak Obama, in politica estera fu il fautore delle primavere arabe. Ci si interroga sul risultato di queste primavere e su quante lacrime e sangue si sia versato. La figura di Obama va rivista.

E forse anche quella di Biden. La fuga dall’Afghanistan lasciando sul campo una gran quantità di armi e un nemico vittorioso la ricordiamo tutti.

E questa fuga, dopo il mancato intervento di Obama dopo l’annessione della Crimea, ha fatto capire a Cremlino che gli Stati Uniti sono un gigante con i piedi di argilla.

E tutto questo lo ha spinto a continuare la sua strategia che e quella di avere una sua propria sfera di influenza e se possibile ricostruire dei pezzi dell’Impero zarista o se si preferisce dell’Unione sovietica.

La Harris come anche Biden è vincolata dal dover mantenere una immagine di irreprensibilità nei confronti del rispetto del diritto internazionale e della posizione nei confronti dei regimi totalitari.

Trump ha le mani più libere di giocare la sua partita, una partita che lo aveva portato ad essere “amico” del leader nordcoreano, che aveva smesso di minacciare la Corea del sud.

Non sappiamo che cosa farà Trump. Ma può farcela ad avere un peso internazionale maggiore nei confronti dei governi con cui Biden non provava nemmeno ad avere un dialogo. Il premier cinese dopo tanti tentativi di trattative, da Biden venne definito un dittatore.

E la forma invece in politica internazionale è fondamentale. E la Cina come prima cosa a Trump ha chiesto il rispetto.

Attilio Runello

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