Bisogna dare il giusto merito alla Fondazione Taranto25, questa aggregazione di imprese che investono sul nostro futuro, di segnalare le eccellenze della nostra città.
Ma stavolta con una marcia in più, alle eccellenze è stato chiesto di mettere a disposizione della città e dei giovani studenti, il loro talento per creare una sorta di ponte, un legame, una prospettiva.
Ieri sera, 8 novembre 2024, all’Orfeo di Taranto, pur con qualche vistoso problema organizzativo, che ha creato disagio alla gente che assiepava Via Pitagora, ben oltre l’orario indicato per l’entrata nel teatro (19,30), c’è stato questo evento giunto ad una ulteriore edizione, col titolo “Terza edizione Premio Taranto Due Mari di Talenti”
Particolare emozione c’è stata durante l’esibizione di Massimo Cimaglia che ha proposto un testo su Falanto e la nascita di Taranto. L’attore è stato anche premiato per il suo attaccamento alla città, alla quale spesso regala eventi teatrali che coivolgono giovani da tutt’italia.
Tagarelli, il presidente della Fondazione dopo aver parlato delle iniziative del 2023, ha posto l’accento sull’evento che ” rientra in un articolato percorso che ci vede impegnati nella valorizzazione e nella promozione, nonché nel sostegno, dei tanti talenti che la nostra comunità esprime in ogni settore”.
Taranto e il suo futuro, un paradigma spesso soffocato dai fumi italsiderini, a giorni alterni da tempo propone cenni di riscatto sociale.
Ieri abbiamo visto questo in una serata lunga, anche con qualche appesantimento dovuto alle diverse sollecitazioni.
Forse tre presentatori, con il bravo giornalista Angelo Di Leo, e l’architetto Fiorella Occhinegro, segretario di Taranto 25, e, Marcello De Pace, direttore di Taranto 25. sono stati eccessivi.
Grande attenzione alla creatrice di eventi tra l’europa e Dubai, che propone un evento internazionale a Taranto, al regista Giacomo Abruzzese, cognome ben radicato nella storia tarantina che dopo il successo del suo primo lungometraggio: “Disco Boy” nei cinema da giugno scorso, ora visibile su Prime Video o su Tim vision, propone di creare a Taranto un cinema, bar caffè, per far tornare a gustare i film in compagnia, uscendo dalla solitudine della home-cinema casalingo.
Poi da citare il lizzanese, ingegnere Giuseppe Cataldo che seguendo il suo sogno di bambino è volato alla Nasa, diventando “l’uomo delle stelle” ed ora propone di convidere questo sogno con gli studenti di Taranto, seguendo i corsi di scienza e tecnologia.
Questo ed altro che lasciamo ad altri commentatori, noi purtroppo siamo stati relegati in palco laterale su scomodi sedili e dopo due ore siamo andati via (l’evento organizzato su invito ha determinato un tutto esaurito nel teatro!), ma non possiamo non sottolineare la pregevole iniziativa, di una Fondazione di volenterosi tarantini che mettono tutto il possibile a disposizione per la crescita della citta di Taranto.
Che davvero ha bisogno di credere in se stessa e alzare lo sguardo oltre.