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D’Andrea – Torce nella notte

La soffitta dei libri oggi parla di questa autrice Virgilia D’Andrea, che divenne anarchica, perchè capi il senso di questa prima parola, quando lei era in convento e un anarchico, Gaetano Bresci ammazzava Umberto I.

Virgilia D’Andrea nasce a Sulmona nel 1888 e muore a New York nel 1933.

Il fascino dell’anarchia la spinge fuori dal convento, anche se le letture che la influenzeranno in vario modo sia dal punto di vista letterario che etico, sono scelte fra Giacomo Leopardi, Giosuè Carducci e Ada Negri.

Conseguito il diploma di maestra, Virgilia si affretta ad abbandonare il convento (1909), e, dopo aver superato gli esami per idoneità all’insegnamento, inizia il suo iter di docente nei paesini attorno a Sulmona.

Tale esperienza la mette in contatto con un’umanità povera, emarginata, ma dotata di una propria singolare dignità e sarà fondamentale per la sua futura scelta politica.

Già alle soglie della prima guerra mondiale, Virgilia è dentro le dimostrazioni antimilitariste, dove conosce gli altri anarchici, ne abbraccia la fede fino a sposarne uno.

Ovviemente è una vita da braccata, scomoda, fra delatori e poliziotti, e mentre dirige la ‘Guerra di Classe’ dimostrerà come potè conciliare impegno politico e ruolo di scrittrice.

Il libro di oggi è particolare, nella stessa prefazione c’è scritto:

“Quella di Virgilia D’Andrea è una vita breve e intensa di passioni politiche, racchiusa tra i libri e le persecuzioni. Quando nel 1922 pubblica il suo primo libro di poesie, Tormento , il 13 marzo 1923 un solerte funzionario della questura di Milano la denunzia per vilipendio e istigazione all’odio di classe. Anche quando, undici anni dopo, nell’esilio americano, pubblica questo libro Torce nella notte – un libro che nasce nel dolore e nella sofferenza – l’edizione non può circolare in Italia, dove arriva solo qualche copia.

Questa che presentiamo in ristampa anastatica è, a settanta anni dall’introvabile edizione americana , la prima edizione italiana del libro della D’Andrea, che è un importante e sconosciuto testo della letteratura anarchica dell’esilio, caratterizzato da una straordinaria e coinvolgente qualità della scrittura.

Il libro è anche una viva testimonianza dell’intensa attività propagandistica, culturale, politica, giornalistica ed editoriale di una parte dell’emigrazione anarchica ed antifascista duranti gli anni dell’esilio antifascista.

Riproduciamo l’edizione originale anche perché ha una particolare grafica giocata sugli spazi, che- con la pagina particolarmente arieggiata – esaltano i sentimenti e i valori dei protagonisti.

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