Sono migliaia le vittime innocenti di conflitti che, da Gaza a Kiev, insanguinano l’orizzonte di questo nostro tempo
Si fa sempre più pesante il bilancio di bambini vittime di due conflitti che sembrano animati da una furia omicida senza precedenti. E le immagini fotografano una realtà che non dà scampo ai civili, togliendo la speranza del domani a migliaia di innocenti.
Donne, anziani, bimbi privati della vita, mentre la furia di chi persegue obiettivi di potere o vendette sembra non dover mai arrestarsi.
A Gaza
I volti spenti, consumati dalla fame e dalla paura, di questi angeli in cerca di un loro Paradiso, ci parlano di orrore, di tanti corpi che emergono dai cumuli di macerie che ormai caratterizzano quelle vie dove un tempo era possibile correre, giocare. Ci parlano della fame e, nel loro silenzio, c’è tutto il dramma di un’infanzia negata.
“Questa orribile violenza deve finire. Quante altre immagini di bambini morti e smembrati saranno necessarie perché le potenze mondiali dicano basta? “ Questo è il grido di Jeremy Stoner, Direttore regionale di Save the Children, Ma il suo grido sembra rimanere inascoltato.
Il crollo delle speranze
E’ di poco fa, infatti, la notizia sconvolgente che arriva a porre fine ad ogni speranza di una cessazione di questo sterminio
Gli Stati Uniti pongono il veto sulla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che chiedeva “un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente” a Gaza, “il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi” e “un accesso sicuro e senza ostacoli per l’assistenza umanitaria su larga scala“, inclusa la parte nord dell’enclave palestinese.
E, oltre a ciò, dopo un acceso dibattito al Senato, gli Usa confermano l’invio di armi a Israele.
Una notizia che arriva proprio all’indomani dell’ennesimo raid notturno di Israele sulla parte settentrionale della Striscia. Fino a questo momento 88 il bilancio delle vittime palestinesi di due ondate di attacchi israeliani, avvenuti nella notte, a Beit Lahiya e nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City.
Il pianto delle mamme ucraine
Non meno sconcertante è il quadro delle violenze subite dai bambini in Ucraina, molti di loro deportati in Russia. Dopo 1000 giorni di ‘operazione speciale’, secondo le ultime notizie verificate da Unicef, sarebbero circa 2.406 i bambini uccisi o feriti nel corso della guerra in Ucraina. Ma sono milioni coloro i quali continuano ad avere le loro vite sconvolte dagli attacchi in corso.
“I bambini sono stati uccisi nei loro letti,- dichiara Catherine Russel, direttrice generale dell’Unicef- negli ospedali e nei parco giochi, lasciando le famiglie devastate dalle loro perdite”
E la paura, unita al sibilo delle bombe, è la costante della loro quotidianità. Una paura che li costringe a fuggire nella disperata ricerca di un riparo nei sotterranei.
“Le ferite psicologiche di questa guerra avranno conseguenze per generazioni.” Aggiunge poi la Russel
Parole dure che raccontano una realtà che non avremmo mai voluto vedere, una realtà che riaffiora dalle ombre di un passato che credevamo ormai cancellato.
Ma l’incubo della guerra ritorna e scrive la storia di questi nostri giorni.