Aumenta la pressione fiscale, ma i servizi restano carenti. L’UDC critica le politiche del centrosinistra e chiede un cambio di passo.
È stato approvato ieri, 20 novembre, il Documento Unico di Programmazione (DUP) dal consiglio comunale di Taranto. Durante il dibattito è emerso un dato allarmante: la pressione fiscale sui cittadini è aumentata sensibilmente, senza però riscontrare miglioramenti nella qualità della vita.
Sul tema è intervenuto l’avv. Francesco D’Errico, commissario cittadino dell’UDC, che ha denunciato l’inefficacia delle politiche adottate dalle amministrazioni di centrosinistra: «Le classifiche impietose sulla qualità della vita continuano a relegare Taranto agli ultimi posti, mentre i documenti contabili, incluso il DUP, confermano l’aumento della pressione fiscale di 160 euro pro capite, passando dai 730 euro annui agli attuali 890».
D’Errico sottolinea come i cittadini siano costretti a pagare di più senza ottenere alcun beneficio tangibile: «Non serve leggere i numeri per constatare il degrado diffuso: è evidente agli occhi di tutti. Più tasse, ma servizi sempre più carenti. Questo è il risultato di anni di politiche fallimentari».
L’esponente UDC auspica un cambiamento nell’approccio amministrativo: «Dopo i ripetuti assestamenti di giunta e consiglio comunale, è tempo di mettere da parte i conflitti e lavorare per il bene comune. Serve dialogo con tutte le rappresentanze sociali per risollevare Taranto dal degrado in cui versa».