Principale Arte, Cultura & Società Nasce a latiano l’associazione “uniamoci” contro la fibromialgia

Nasce a latiano l’associazione “uniamoci” contro la fibromialgia

In Italia, sono ben due milioni le persone che soffrono di fibromialgia. Ma non esiste ancora una cura efficace. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, nasce a Latiano l’Associazione “Uniamoci” presieduta da Amelia Pisani. L’inaugurazione della sede, che si trova in via Grimaldi 26, avverrà alle 18 di lunedì 25 novembre. Seguirà nella sala Flora del Castello Imperiali una conferenza stampa.

Dopo i saluti del sindaco, Cosimo Maiorano e della presidente Amelia Pisani, interverranno Alessandra Caforio, medico in Medicina generale e specialista in Medicina Estetica, Damiano Panelli, biologo nutrizionista, Giovanni De Stradis, Medicina fisica e riabilitazione, Alessia Cavallo, chinesiologa, specializzata in scienze e tecniche delle attività motorie preventive ed adattate per il benessere e la salute, Anna Carrozzo, psicologa della Clinica Consultorio familiare “Opera Beato Bartolo Longo”, Giusy Caputi, medico chirurgo, specialista in Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica. Allieterà l’evento con la sua musica, Ludovica Maiorano. Degustazione dei vini pregiati di Tenute Bellamarina, buffet di prodotti enogastronomici.

“E’ da anni che sognavo di fondare un’Associazione dedicata alla fibromialgia”, dice la presidente. “Finalmente quel momento è arrivato. A spronarmi è l’aver perso la mia unica figlia, Rosy Perchiano, a soli 25 anni, esattamente tredici anni fa. Ora vorrei spendere tutte le mie risorse e le mie energie ad aiutare persone meno fortunate, che hanno bisogno di aiuto”.

“La fibromialgia è provocata da forte stress o da un grande dolore come un lutto. Io ne soffro dal preciso istante in cui vidi mia figlia, prima finire in Rianimazione e poi morire nel giro di appena un mese dopo tante sofferenze. E’ assurdo che ancora oggi non esista una cura contro la fibromialgia. Con l’associazione vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e aiutare le persone ad affrontare meglio questa terribile malattia di cui si parla ancora poco”. 

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