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Violenza sulle donne rispettiamoLE

 I giovani di Lecce contro la violenza di genere. disegni e slogan che urlano: #rispettiamoLE

Mostra a cielo aperto il 25 novembre in via Trinchese dalle 11.30 alle 12.30 In pieno centro gli studenti del Galilei-Costa-Scarambone e del Quinto Ennio-Battisti protestano insieme. C’è anche Mabasta

«Siamo stufi, agghiacciati e inorriditi per tutte le pessime notizie che ogni giorno leggiamo sui social e sui giornali. Non ne possiamo più di scoprire continuamente casi di violenze, maltrattamenti e omicidi nei confronti delle donne. Così abbiamo pensato di unirci ai ragazzi di Mabasta e ai giovanissimi studenti del “Quinto Ennio” e di dimostrare pubblicamente la nostra protesta con un’iniziativa che ci vede per strada e, attraverso una sorta di mostra a cielo aperto in pieno centro a Lecce, urlare con i nostri disegni, con i nostri slogan e con i nostri hashtag: #rispettiamoLE!»

Sono le parole di Giulia Bortone (16 anni), Sarita Greco (16) e Michele Lezzi (15), tre studenti della classe 3°B SIA dell’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce che hanno concepito e organizzato l’originale iniziativa denominata “#rispettiamoLE – L’Arte dei Giovani di LEcce contro la violenza di genere”. L’evento avrà luogo lunedì 25 novembre, proprio nella Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Tutti gli studenti del plesso “Costa”, insieme a tutti i membri del Movimento antibullismo giovanile “Mabasta” e ad un centinaio di studenti dell’Istituto Comprensivo “Quinto Ennio – Battisti” di Lecce, dalle 11.30 alle 12.30 si posizioneranno ai bordi della centralissima via Trinchese e esporranno i loro disegni ai passanti che, in questo contesto, saranno i “visitatori” della mostra a cielo aperto.

«Vogliamo lanciare l’appello a chiunque voglia unirsi a noi – continuano i ragazzi – giovani e non, portate con voi un vostro foglio con un qualsiasi disegno o messaggio di protesta e, dalle 11.30 alle 12.30, state con noi in via Trinchese. Più siamo e più forte arriverà il nostro urlo #rispettiamoLE!»

Ricordiamo che prorpio in questi ultimi giorni sono stati diffusi alcuni dati statistici secondo cui nei primi due trimestri del 2024 in Italia le chiamate al servizio 1522 per chiedere aiuto o informazioni, sono state rispettivamente 17.880 e 15.109, un aumento significativo rispetto agli stessi trimestri del 2023 (quando le richieste erano state 9.796 e 9.602). Anche le vittime che si sono messe in contatto con i centri antiviolenza sono aumentate in maniera significativa. Tra i motivi che inducono le vittime a chiedere aiuto c’è soprattutto lo stalking che registra un forte incremento rispetto agli stessi trimestri dell’anno precedente (rispettivamente +74,9% nel primo trimestre e +24,8% nel secondo semestre).

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