Oggi partiamo dal titolo del libro, per carpire interesse, per un autore da conoscere.
Della serie…che non parleremo sempre di favole, di Santi e devozioni, in una soffitta di libri che si rispetti si fa anche ricerca, per dare fonte e conoscere il nostro panorama culturale e librario online.
Il libro trovato non ha fonte biografica, neanche Wikipedia ci conforta e dell’autore nessuna traccia, un sito italiano riporta un anno di nascita o di morte (1898 ),
Un sito americano, finalmente, riporta le annotazioni biografiche tratte da un libro dei fratelli Berger: “L’Enciclopedia di parapsicologia e della Ricerca Psichica di New York” del 1991.
Allora abbiamo i dati: Giovanni Battista Ermacora (1869-1898).
E’ stato uno scienziato che passò dalla ricerca sulla energia elettrica che avrebbe potuto dargli gloria, alla ricerca psichica dove s’incamminò in un terreno ostile e guardato con disprezzo dalla scienza ufficiale.
Con il libro di oggi “I fatti spiritici e le ipotesi affrettate” (1892), criticò duramente l’interpretazione neuropatologica di fenomeni medianici, che Cesare Lombroso aveva adottato dopo la sua prima serie di sedute con il medium Eusapia Palladino a Napoli.
Dopo il fallimento del suo primo tentativo di stabilire una Società Italiana per la Ricerca Psichica, fondò con Giorgio Finzi, nel gennaio 1895, la Rivista di Studi Psichici, un periodico analogo al British Society for Psychical Research Proceedings, dove la maggior parte dei suoi studi sono stati pubblicati.
Lo stesso autore si dedicò con passione sullo studio di tutti i rami della scienza psichica, ma soprattutto sulla telepatia, la cui dimostrazione sperimentale è stata un importante contributo per i cultori del paranormale.
Il suo lavoro sul tema fu stroncato dal suo omicidio nel 1898.
L’opera di 150 pagine dal titolo La Telepatice, pubblicato postumo nel 1898, è considerato oggi uno dei migliori e più sistematici trattati dell’epoca sull’argomento.
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