Luigi Costantino è una figura emergente nel panorama letterario italiano contemporaneo, un poeta e scrittore che con la sua penna riesce a catturare l’essenza delle emozioni umane, trasmettendole con una profondità e una sensibilità che lo contraddistinguono. Il suo stile, delicato e al tempo stesso penetrante, è stato apprezzato da un pubblico sempre più vasto, portandolo a essere una delle voci più interessanti della sua generazione.
Nato e cresciuto a Catanzaro, Costantino ha iniziato il suo percorso letterario in giovane età, affascinato dalla potenza evocativa delle parole. Le sue opere, che spaziano dalla poesia alla narrativa, riflettono una costante ricerca dell’animo umano e delle sue complessità, offrendo al lettore uno specchio in cui riflettersi e confrontarsi.
Recentemente, abbiamo avuto l’onore di conversare con Luigi Costantino per parlare del suo percorso, delle sfide che ha incontrato lungo la strada e dei progetti futuri.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Intervista a Luigi Costantino
– Quando hai deciso di pubblicare il tuo primo libro? Puoi raccontarci cosa ti ha spinto a prendere questa decisione?
“Nel 2017 avevo bisogno di un cambiamento totale. Volevo lasciarmi alle spalle il passato, una vita da impiegato, un’esistenza che non sentivo mia. Volevo diventare un altro, o almeno così credevo. La verità è che volevo semplicemente diventare me stesso. Penso di esserci riuscito… a partire da quel libro ‘Considera l’intenzione’, edito da Libereria.”
– La tua carriera come scrittore è stata costellata da diversi successi. Qual è stato il momento più significativo per te fino a oggi?
“Uno dei momenti più importanti risale al tempo del mio primo reading. È stata un’emozione fortissima vedere come le persone reagivano alle mie parole: abbandonandosi senza filtri, respirando la magia dei versi. È stato come riconoscersi. Avevo la sensazione di avere davanti persone che conoscevo da tempo. Forse è questo che fa la poesia: annulla ogni forma di distanza.”
– Sappiamo che il prossimo inverno uscirà un tuo nuovo romanzo. Puoi darci qualche anticipazione su questa nuova opera?
“Non è detto che sia un romanzo. Amo sorprendermi. Non mi pongo limiti, preferisco lavorare senza schemi. Vedo il foglio bianco come una prateria sconfinata. Non mi piace imbrigliare la fase creativa. È probabile che ne venga fuori un’opera coraggiosa dove inventare una perfetta fusione tra prosa e poesia, senza mai tralasciare l’importanza della sperimentazione. Mi piace variare, correre, di tanto in tanto, lungo binari diversi. Voglio stupirmi: solo così posso stupire il lettore.”
– C’è un messaggio particolare che vorresti trasmettere ai tuoi lettori attraverso questo nuovo lavoro?
“È questo il messaggio: qualsiasi cosa succeda, non scoraggiatevi. Vivete la vita che volete vivere. Non uccidete i sogni cercando l’approvazione degli altri. Meglio inseguire l’incertezza, meglio puntare in alto. Tutto si gioca sul tavolo verde del rischio. Imparate a rischiare, soprattutto quando la vita invia segnali evidenti. Usate la sofferenza come guida. Uscite dal labirinto. Fino ad apprendere l’arte di fare del vostro tempo un piccolo miracolo.”
Non possiamo che augurargli il meglio per i suoi progetti futuri, con la certezza che continuerà a sorprenderci e a ispirarci con le sue parole.